Categorie: Economia

CREDIT SUISSE SALVATO DA UBS CON AIUTO DALLA FEDERAZIONE SVIZZERA

di Gigi Cabrino – Si è conclusa a tempo di record la crisi del colosso bancario Credit Suisse, UBS la.rileva, con la supervisione e l’intervento della banca centrale svizzera e del governo federale.
Così Lapresse.
“Ubs acquisterà Credit Suisse pagando più di 3 miliardi di dollari. L’accordo, mediato dal governo svizzero, è stato raggiunto. È quanto riporta Bloomberg. Il prezzo sarà una frazione di quello del Credit Suisse alla chiusura di venerdì, quando la banca era valutata circa 8 miliardi di dollari.

Tutti gli azionisti del Credit Suisse riceveranno 1 azione di Ubs per 22,48 azioni del Credit Suisse come corrispettivo della fusione. La Banca nazionale svizzera (Bns) ha accettato di offrire una linea di liquidità di 100 miliardi di dollari a Ubs come parte dell’accordo”.
“La fusione tra Credit Suisse e Ubs “dovrebbe essere completata entro la fine del 2023, se possibile“. È quanto si legge nel comunicato di Credit Suisse che annuncia la fusione delle due banche svizzere”.
“L’intesa è stata raggiunta dopo che Ubs ha triplicato la propria offerta rispetto a quella presentata in precedenza, da 1 miliardo di dollari. Questa cifra era stata considerata troppo bassa dagli azionisti della rivale rispetto al prezzo di mercato”.
La Banca nazionale sostiene l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs con un esteso sostegno di liquidità“. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Banca nazionale svizzera (Bns). “Ubs ha annunciato in data odierna l’acquisizione di Credit Suisse – prosegue il comunicato -. L’operazione è stata resa possibile dal sostegno della Confederazione, dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) e della Banca nazionale svizzera (Bns). Con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs è stata trovata una soluzione per assicurare la stabilità finanziaria e tutelare l’economia svizzera in questa situazione straordinaria“. Entrambe le banche, prosegue la nota “hanno accesso illimitato agli schemi di finanziamento esistenti della Bns, tramite i quali esse possono ottenere liquidità dalla Banca nazionale secondo le Direttive sugli strumenti di politica monetaria. Inoltre, e conformemente all’ordinanza di necessità del Consiglio federale, Credit Suisse e Ubs possono ottenere un sostegno di liquidità sotto forma di prestito con privilegio nel fallimento per un ammontare massimo complessivo di 100 miliardi di franchi”.

“Oltre a ciò, e sulla base dell’ordinanza di necessità del Consiglio federale, la Banca nazionale – spiega ancora il comunicato diffuso sul sito della Bns – può concedere a Credit Suisse un sostegno di liquidità sotto forma di prestito assistito da garanzia della Confederazione contro il rischio di insolvenza per un ammontare massimo di 100 miliardi di franchi. La configurazione di tale prestito si fonda sul ‘Public Liquidity Backstop’ (Plb), i cui parametri sono stati decisi dal Consiglio federale già nel 2022”. “L’ampia erogazione di fondi fa sì che entrambe le banche possano disporre della liquidità necessaria. Tramite tale ingente sostegno la Banca nazionale adempie il suo compito di contribuire alla stabilità del settore finanziario; a tal fine essa continuerà a collaborare strettamente con la Confederazione e la Finma”, conclude la nota.
Il governo svizzero ha annunciato l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs. Lo ha annunciato il presidente Alain Berset. Berset, che non ha specificato il valore dell’operazione, ha definito l’annuncio “di grande portata per la stabilità della finanza internazionale“. Un crollo incontrollato del Credit Suisse “porterebbe a conseguenze incalcolabili per il Paese e per il sistema finanziario internazionale”, ha aggiunto.
“Questa acquisizione è interessante per gli azionisti di Ubs ma, sia chiaro, per quanto riguarda Credit Suisse si tratta di un salvataggio d’emergenza. Abbiamo strutturato una transazione che preserverà il valore rimasto nell’azienda, limitando al contempo la nostra esposizione al ribasso”. Lo afferma il presidente di Ubs Colm Kelleher, come riporta un comunicato della banca svizzera che annuncia la fusione con Credit Suisse.

Gigi Cabrino

Gigi Cabrino nato a Casale Monferrato (AL) nel 1977, laureato in economia aziendale, in Teologia e specializzato in servizi socio sanitari, padre di quattro figli. Consigliere comunale a Villanova Monferrato per due mandati a cavallo del secolo scorso e a San Giorgio Monferrato dal 2019. Lavoro nella scuola pubblica da alcuni anni come insegnante prima e tra il personale non docente poi. Atleta di fondo e mezzofondo da sempre.

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