Da settimane un imprenditore di Corigliano-Rossano cerca due tecnici informatici da inserire nel proprio organico e ha interessato a tale scopo il Centro per l’Impiego locale e gli istituti tecnici superiori, oltre ad avere pubblicizzato l’offerta sui social. A rispondere, pero’, sono stati in pochi e con delle richieste inaccettabili. “Posso lavorare ma in ‘nero’, perche’ non voglio perdere il reddito di cittadinanza“, oppure “se mi date il doppio del sussidio vengo a lavorare per voi”. Sono queste alcune delle risposte che l’imprenditore ha ricevuto da chi si e’ reso disponibile a ricoprire l’incarico. “Sono sconcertato – ha spiegato il titolare dell’azienda – dalle risposte che ho avuto e questo mi fa capire che non e’ un problema di mancanza di lavoro, ma di una logica assistenziale che si e’ protratta per troppo tempo, diventando una cancrena per la nostra terra. Ho pensato persino di denunciare quanto sta accadendo alla Guardia di finanza. Anche dal Centro per l’Impiego non abbiamo avuto risposte e allora mi domando a cosa sia servita la figura del cosiddetto ‘navigator'”. Secondo quanto ha riferito l’imprenditore, ad avere lo stesso problema, nella zona dell’alto jonio cosentino, sarebbero anche autofficine e idraulici che cercano apprendisti da avviare alla professione.
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