di Riccardo Rocchesso – La scoperta fatta da una mamma di uno dei minori, che ha trovato il proprio figlio a commentare e guardare video raccapriccianti davanti al computer. Facendogli alcune domande ha scoperto che in questa chat, con venti ragazzi tra i 13 e 17 anni, venivano scambiati video molto violenti su uomini ed animali, stupri di bambini, decapitazioni. Insomma, elementi multimediali di sofferenza e terrore che provenivano dal dark web, la parte più nascosta e oscura di Internet.
La mamma ha raccontato il tutto alla procura che ha iniziato l’operazione di Polizia “Dangerous Images”.
Dopo la denuncia della madre infatti sta indagando la procura dei minori della Toscana e, come scrive il Corriere.it, è probabile che l’inchiesta possa portare ad altri clamorosi sviluppi. Oltre alle scene di omicidi e suicidi, pare che i ragazzini si scambiassero immagini di violenze sessuali perpetrate anche su minori.
Si sta cercando di capire se c’è un capo dietro a questa diffusione di video, come in una setta, o se sia solo una bravata dei ragazzi.
Le ipotesi di reato per le quali procederanno le autorità, sono detenzione, divulgazione e cessione di materiale pedopornografico, oltre alla detenzione di materiale e istigazione a delinquere aggravata.
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