Quasi il 40% dei casi attivi di covid in Israele si riferisce alla fascia d’eta’ sotto i 12 anni. Lo si evince dai dati del ministero della sanita’ secondo cui su 6.505 israeliani attualmente malati, 2.574 sono bambini. Da ieri e’ cominciata la vaccinazione dei minori tra 5 e 11 anni che in Israele sono circa oltre un milione e 200 mila: un gruppo rilevante di popolazione. Intanto i casi (e il Fattore R sopra 1) sono in leggera salita rispetto ai giorni scorsi: ieri i positivi sono stati 603 su 82.309 test con un tasso dello 0.74%. I casi gravi sono 124. Presieduto dal premier Naftali Bennett, si e’ riunito il cosiddetto Gabinetto sul coronavirus. In previsione della imminente festa di Hannukka’ (da domenica 28 per una settimana) e’ stato deciso di estendere le attuali restrizioni per gli spazi chiusi. Come ha spiegato il professor Eran Segal dell’Istituto Weizmann Institute la causa del contenuto aumento dei casi e’ dovuto ai 670.000 israeliani non vaccinati del tutto, al milione di persone che hanno solo 2 dosi e ai bambini sotto i 12 anni. La somministrazione della terza dose in Israele e’ cominciata a luglio scorso: ad oggi hanno avuto il booster in più di 4 milioni.
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