Categorie: Cronaca

Caso LFM: imprenditore Barachetti non risponde al gip

L’imprenditore Francesco Barachetti, titolare di una ditta di lavori edili e vicino alla Lega, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio previsto per oggi davanti al gip di Milano Giulio Fanales. Il 43enne era stato messo agli arresti domiciliari il 13 novembre nell’ambito delle indagini della Procura di Milano (pm Stefano Civardi e Aggiunto, Eugenio Fusco) sul caso della Lombardia Film Commission del quale sono protagonisti i revisori contabili del Carroccio in Parlamento, Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri. Il ruolo di Barachetti, in base a quanto emerso anche dall’ordinanza che ha disposto la misura cautelare, non era però secondario. 

 In base ad alcune intercettazioni, infatti, è proprio Scillieri a ricordare che Barachetti “fece lavori per la Lega per circa 2 milioni”, e secondo il gip “risulta il principale artefice di una complessa architettura contrattuale, fondata sull’affidamento da parte dell’Immobiliare Andromeda s.r.l. (che aveva acquistato il capannone di Cormano dalla Paloschi, amministrata dal quarto indagato, Luca Sostegni) dei lavori di ripristino presso l’immobile a societa’ facenti capo a Barachetti, avente come ragion d’essere l’occultamento dell’illecita appropriazione del denaro pubblico da parte” del ‘trio’ di professionisti.

Barachetti si è presentato questa mattina al settimo piano, senza rispondere alle domande, accompagnato dal suo difensore Matteo Montaruli. Dall’inizio dell’indagine l’ipotesi è che il milione di euro stanziato dalla Regione Lombardia per la partecipata che si occupa di promozione cinematografica del territorio sia finito in un’operazione ‘truccata’: il capannone di Cormano valeva 400 mila euro ed è stato acquistato dalla Commission di cui era presidente Di Rubba per 800 mila; il venditore era l’Immobiliare Andromeda riconducibile a Scillieri (perché amministrata dal cognato Barbarossa) senza che venissero mai ultimati i lavori di ristrutturazione da parte di Barachetti. Il giro del denaro sarebbe servito a Di Rubba e Manzoni ad acquistare alcune ville sul lago di Garda, attualmente sequestrate; sarà da accertare se parte dei fondi siano finiti anche nelle casse del partito. 

Redazione

Articoli recenti

Renzi, il garantismo a due velocità del centrodestra

"Non commentiamo le inchieste, né gli arresti o gli avvisi di garanzia. Certo, mi limite…

8 minuti fa

Morti sul lavoro, “film a puntate senza fine”

Leggere che ci sono stati altri 5 morti sul lavoro, ieri a Palermo, "è stato…

15 ore fa

Caso Liguria, Iren: reati contestati ad amministratore riguardano fatti sistema portuale e non nostra azienda

Iren fa sapere di aver "appreso stamane dalla stampa dell'applicazione di un'ordinanza di misure cautelari…

19 ore fa

Toti sospeso, non si dimette. Il difensore: E’ sereno… Tutti fatti che rientrano nella legittima attività di amministrazione

"Il presidente Toti al momento è sereno e convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà anche…

20 ore fa

Se, ancora una volta, non è l’elettore ma la magistratura a indicare chi non ritiene bravo a governare

di Stefania Piazzo - Politici e imprenditori risponderanno alle accuse, si difenderanno, saranno prosciolti o…

20 ore fa

Caso Liguria, Esselunga: sempre agito correttamente, speriamo in tempestiva chiarezza sui fatti

Esselunga, in merito alle indagini della procura di Genova che hanno portato all'arresto tra gli…

21 ore fa

Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.

Leggi tutto