I codici secondo la Lega – Protezione speciale, retromarcia del governo. Carroccio voleva togliere riferimenti a trattati internazionali

Il governo ha dato parere conforme alla riformulazione dell’emendamento unitario presentato dalla maggioranza sulla protezione speciale dei migranti. L’Aula prosegue con l’esame delle proposte di modifica all’articolo 7 che e’ previsto si conclude stasera. L’Assemblea si riunira’ nuovamente per proseguire con il vaglio degli altri emendamenti per poi passare alle dichiarazioni di voto e al voto finale sul provvedimento.

E’ sttao però caos al Senato sul decreto migranti dopo un primo accordo raggiunto all’interno della maggioranza sui sub emendamenti presentati dal governo. A quanto si racconta, la Lega avrebbe alzato la posta chiedendo, e ottenendo, di eliminare nell’emendamento sulla protezione speciale qualsiasi riferimento ai trattati internazionali che sovrastano a questa misura. Un dato che ha alzato la tensione, mai sopita, con il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. E messo in allarme il governo dopo le interlocuzioni dei giorni scorsi a livello di uffici tra palazzo Chigi e Quirinale anche sulla necessità di non eliminare i riferimenti ai trattati internazionali che il nostro Paese ha firmato in materia per evitare i rischi di incostituzionalità delle nuove misure che porterebbero il capo dello stato – si spiega sempre in ambienti parlamentari – a non firmare il nuovo provvedimento.

 Una linea sottilissima che ha portato Palazzo Chigi a intervenire – si spiega in ambienti della maggioranza – chiedendo la riformulazione dell’emendamento incriminato per reintrodurre il riferimento a questi trattati. protezione speciale . Una impasse che poi Palazzo Madama ha superato approvando l’emendamento riformulato da Gasparri dopo una attenta verifica e la ripulitura del testo.