Categorie: Cronaca

BELLE FIGURE – La Svizzera protesta: 900 tonnellate di rifiuti di Roma a settimana verso l’Olanda intasano le ferrovie elvetiche

L’ultima notizia, ghiotta davvero, la pubblica il portale della Tv Svizzera. Fanno sapere che sul loro territorio stanno creando intasamento di traffico niente meno che i rifiuti di Roma Capitale. Sono talmente tanti cda diventare un’emergenza nazionale anche elvetica. Che figura!

Si legge infatti che “il traffico lungo le trasversali ferroviarie alpine elvetiche, che sono ai limiti delle loro capacità nel comparto passeggeri”, sta pesando “indirettamente sulle tasche delle e dei contribuenti confederati”. Andiamo bene!

“Questa può sembrare un’affermazione azzardata ma trova conferma dalle dichiarazioni di politici e dalle notizie riportate da vari media nei giorni scorsi in merito all’accordo stretto dalle autorità municipali di Roma con la società olandese Amsterdam Waste Energy Company (AEB)”.

L’intesa stabilisce che devono transitare  in Svizzera 900 tonnellate alla settimana – vale a dire circa 470’000 all’anno – di rifiuti indifferenziati. Partono da Roma e arrivano nei Paesi Bassi.

Si apprende che i rifiuti compressi, “costeranno attorno a 200 euro a tonnellata (per un totale di 180’000 euro a settimana) alle casse comunali dell’Urbe, saranno caricati a Civitavecchia su convogli di 16 carrozze, diretti verso il termovalorizzatore di Westelijk Havengebied che dalla combustione della spazzatura potrà incrementare la propria produzione di energia”.

E già qui… parliamone!

La notizia dell’accordo è qui grazie a quanto riportato dalla stessa impresa di Amsterdam.

Sappiamo così che l’Olanda ci guadagna mentre in Italia si contesta la costruzione del progettato termovalorizzatore di Santa Palomba a Pomezia da 600’000 tonnellate. Dovrebbe entrare in funzione nel 2026 ma da qui ad allora….

Scrive il portale della tv pubblica svizzera italiana che “Le nuove trasversali ferroviarie alpine (San Gottardo, Ceneri e Loetschberg), costate la non trascurabile cifra di 24 miliardi di franchi, sono state effettivamente realizzate per favorire il trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia, come indica il dettato costituzionale (Iniziativa delle Alpi), esercizio nel quale la Confederazione si distingue (la quota di mercato della ferrovia ha raggiunto il 74%)”.

Ma la domanda è: è stato fatto per trasportare il pattume romano? L’opera costa 70 milioni di franchi all’anno (almeno fino al 2030).

Inoltre, ha affermato alla radiotelevisione pubblica RTS il portavoce dell’Iniziativa delle Alpi (l’organizzazione che ha promosso la citata modifica costituzionale sui trasporti), “bisogna ricordare che anche i treni producono CO2 e disagi per la popolazione, in particolare in termini di rumore”.

L’operazione è considerata “è una follia” dal consigliere nazionale Bruno Storni. il traffico passeggeri ringrazia, penalizzando a quanto pare anche  la nuova galleria del Ceneri.

Stefania Piazzo

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