Categorie: Cronaca

Anche Bonaccini: aprire discoteche con Green Pass. Toti: copiare linea Macron

 Riaprire le discoteche permettendo l’accesso solo a chi ha il green pass e nel rispetto di protocolli condivisi: questa la posizione espressa dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale al Turismo e commercio, Andrea Corsini. ”Non dobbiamo più tornare a richiudere ciò che oggi è aperto, e cioè la gran parte di attività e servizi – affermano – Né dobbiamo dimenticare ciò che successo la scorsa estate, seguita poi dalla seconda e dalla terza ondata della pandemia. Adesso abbiamo i vaccini e una campagna di somministrazioni in pieno svolgimento da completare, ma la variante Delta non ci deve fare abbassare la guardia”.

“In tale contesto, rispetto alla riapertura o meno delle discoteche, bisogna prendere atto che al di fuori dei locali, ora chiusi, si balla ovunque, in maniera non regolata e con assembramenti molto pericolosi – concludono – Meglio quindi farlo in maniera controllata: per questo chiediamo di aprire le discoteche permettendo l’accesso ai soli possessori di green pass e nel rispetto di protocolli condivisi. Insistendo insieme sulla necessità per tutti di vaccinarsi, la sola vera arma per fermare definitivamente il contagio”.

“Sul green pass sono d’accordo con la Francia: se il governo italiano adottera’ provvedimenti analoghi la Liguria li sosterra’ convintamente”. Cosi’ anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alle misure adottate Oltralpe per consentire l’accesso in determinati luoghi solo a chi abbia completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19. “Da governatore – prosegue Toti – sarebbe difficile spiegare ai cittadini che si sono vaccinati che potrebbero dover di nuovo limitare le loro liberta’, nonostante tanti sacrifici, per colpa di chi non si e’ voluto proteggere. Io mi sono vaccinato e, come me, milioni di persone lo hanno fatto per senso civico, per la propria salute e quella degli altri. Il vaccino contro il Covid-19 non e’ un obbligo ma – sottolinea il governatore – credo sia giusto, come ha scelto la Francia, impedire l’accesso a bar, ristoranti, cinema e tante altre attivita’ a chi non ha il green pass o almeno il tampone fatto nelle ore precedenti. Perche’ queste liberta’ le abbiamo riconquistate soprattutto grazie ai cittadini che quel vaccino l’hanno fatto. E non meritano oggi di doverci rinunciare per colpa di chi e’ rimasto a guardare e spesso a criticare”.

Redazione

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