“Siamo pronti ad aprire, l’unica incognita è l’acqua. L’inverno è stato avaro di neve, ancora di più di pioggia. Per arrivare a fine stagione si risparmierà”. Roberta Silva, presidente dell’Associazione gestori rifugi del Trentino, detta la linea del risparmio idrico per i 35 rifugi e 16 bivacchi che stanno per ripartire dopo le chiusure e le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. “Per non sprecare acqua potrebbe esserci la limitazione oraria per le docce – dice Silva -. Sono scelte necessarie, anche se non sempre comprese dalla clientela. Il rifugio non è un hotel di lusso: ricordo a tutti che la vita in alta quota dipende anche e soprattutto dal meteo”.
(Foto Piazzo)
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