Categorie: Scienza

Aifa: vaccino Astrazeneca preferibile tra 18 e 55 anni

L’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato il vaccino AstraZeneca per la prevenzione della malattia Covid-19 nei soggetti al di sopra dei 18 anni, come da indicazione dell’Agenza europea del farmaco (Ema). “L’arrivo di un terzo vaccino rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso e Aifa ha fornito indicazioni per ottimizzare l’utilizzo dei vaccini esistenti sfruttandone al meglio le diverse caratteristiche”, commenta in un comunicato il direttore generale di Aifa Nicola Magrini. La Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Agenzia, riunitasi oggi, 30 gennaio 2021, ha confermato la valutazione dell’Ema sull’efficacia (59,5 per cento nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Covid-19) e sul rapporto beneficio/rischio favorevole del vaccino.

“Abbiamo quindi una valida opzione aggiuntiva nel contrasto della pandemia, anche in considerazione della maggiore maneggevolezza d’uso di questo vaccino”, si legge ancora nel comunicato. Secondo l’Aifa, quello di AstraZeneca si tratta di “uno strumento che rafforza la campagna vaccinale in Italia e, seppure i dati a disposizione indichino una efficacia inferiore a quella degli altri due vaccini disponibili, la comparazione tra i tre vaccini e’ difficile, tenuto conto delle diversita’ delle popolazioni studiate e della necessita’ di completare gli studi”.

In particolare, rileva l’Agenzia del farmaco italiana, i “dati degli studi registrativi del vaccino AstraZeneca mostrano un livello di incertezza nella stima di efficacia nei soggetti sopra i 55 anni, in quanto tale popolazione (nella quale tuttavia si e’ osservata una buona risposta anticorpale) era scarsamente rappresentata”. Per questo motivo il Cts di Aifa ha suggerito: un utilizzo preferenziale dei vaccini a Rna messaggero nei soggetti piu’ anziani e/o piu’ fragili. Per la definizione di specifiche categorie di rischio si rimanda a quanto previsto dal piano strategico per la vaccinazione anti Sars-CoV2/Covid-19 del ministero della Salute; un utilizzo preferenziale del vaccino AstraZeneca, in attesa di acquisire ulteriori dati, in soggetti tra i 18 e i 55 anni, per i quali sono disponibili evidenze maggiormente solide. La Commissione si e’ riservata infine di fornire indicazioni puntuali su aspetti piu’ specifici, quali l’intervallo tra la somministrazione delle due dosi, a seguito di ulteriori approfondimenti. “Abbiamo una ulteriore arma contro la pandemia – osserva in conclusione il presidente Giorgio Palu’ -. Altre presto se ne aggiungeranno. E’ auspicabile un approccio integrato tra vaccini e terapie anti Covid-19 attualmente in uso e in sperimentazione”. 

Redazione

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