“L’incontro tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il senatore Ugo Grassi e’ avvenuto il giorno 31 ottobre 2019 come puntualmente annotato nel registro di segreteria della Presidenza del Consiglio. All’epoca il senatore era ancora iscritto al gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Si e’ trattato di un mero incontro di cortesia visto che anche Grassi, come il Presidente Conte, e’ professore ordinario di diritto privato”.
Lo precisa l’ufficio stampa della presidenza del Consiglio, in merito all’intervista al senatore Ugo Grassi, pubblicata questa mattina dal quotidiano Repubblica dal titolo “Giuseppe mi convoca e chiede vuoi qualche incarico?”. Palazzo Chigi: fatti del passato”. “Durante l’incontro il senatore Grassi non ha per nulla anticipato al Presidente l’intenzione di lasciare il Movimento5stelle per trasferirsi al Gruppo del Senato della Lega. E’ assolutamente falsa, destituita di ogni fondamento e peraltro volgare la ricostruzione che vede il Presidente esordire o comunque offrire nel corso del colloquio un incarico”, prosegue la nota.
“Parimenti falso e’ il suggerimento che il Presidente avrebbe dato al sen. Grassi di cercare interlocutori politici nel Pd”. “Nella serata di ieri – informa Palazzo Chigi – il portavoce del Presidente del Consiglio, contattato dal quotidiano Repubblica in merito all’accaduto, ha smentito con forza questa ricostruzione che infanga il nome e l’onorabilita’ del Presidente Conte. E ha precisato che l’incontro in questione risaliva al passato e che comunque non vi era stata mai nessuna offerta, di nessun tipo, da parte del Presidente del Consiglio al senatore Grassi. La precisazione di Palazzo Chigi, pero’, incredibilmente e’ stata riportata da Repubblica in maniera parziale e del tutto scorretta, cosi’ da stravolgerne il senso e da lasciare in piedi l’accusa piu’ grave, cioe’ quella dell’offerta di incarichi. Si tratta di una gravissima mancanza e manipolazione da parte di Repubblica, a cui pure era stata smentita con estrema chiarezza la circostanza riportata dal senatore Grassi. Smentita che Repubblica aveva l’obbligo di pubblicare integralmente”.
“Peraltro le omissioni sulla data dell’incontro e la falsa ricostruzione dei contenuti del colloquio rivelano chiaramente l’intento diffamatorio dell’intervistato, che appare piu’ chiaro nella dichiarazione finale secondo cui il premier cercherebbe ‘forze a supporto della sua maggioranza facendo leva anche sui rapporti personali'”, aggiunge.
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