“Estendere i premi di risultato e il welfare aziendale anche alla Pubblica Amministrazione avrebbe permesso di superare inspiegabili disparità di trattamento tra il settore pubblico e quello privato e si sarebbe chiuso il cerchio rispetto a una misura, introdotta negli anni del governo Renzi, che ha già dimostrato di funzionare”.
Così la deputata Maria Chiara Gadda, della presidenza del Gruppo di Azione – Italia Viva – Renew Europe, firmataria di un emendamento alla Legge di Bilancio
“Troppo spesso ai lavoratori della PA, che vengono citati come servitori dello Stato nei momenti di difficoltà, non viene data attenzione concreta. Pensiamo – spiega – al personale sanitario, agli insegnanti, alle forze dell’ordine. Accedere a servizi previdenziali, di welfare, di sostegno alle spese educative e sanitarie, per sé e la propria famiglia, è un modo importante per integrare il reddito soprattutto in un momento di inflazione alta, e adeguamento salariale fermo da anni. Nel caso delle forze dell’ordine, poi, è ancor più evidente: sostengono un lavoro che nella maggior parte dei casi viene svolto lontano dai territori di origine, e mai si pensa che hanno anche famiglia con i costi connessi allo spostamento frequente. La maggioranza smetta di evocare i servitori dello Stato, penalizzati proprio da chi ha bocciato la misura, e inizi a occuparsene davvero”, conclude.
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