Categorie: Politica

Lo stato di salute di Joe Biden preoccupa l’America

di Luigi Basso – Durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali americane, uno dei tasti sui quali battevano più forte lo staff di Trump e i media di destra e della far right, era lo stato di salute di Joe Biden.
Per la verità, il tema delle condizioni psicofisiche dei candidati alla Presidenza statunitensi occupa spesso una parte della campagna elettorale: basti pensare alle insinuazioni dei democratici sullo stesso Trump, accusato di essere gravemente malato per via del fatto che percorreva una rampa lentamente, oppure alle accuse dei Repubblicani nel 2016 contro Hillary Clinton, che secondo i detrattori era costretta a girare col medico a fianco pronto a farle iniezioni misteriose per mantenerla in piedi.
Insomma, negli USA non vi sono argomenti tabù: tutto fa brodo in campagna elettorale.


Fatta questa premessa, l’altro giorno Rasmussen ha pubblicato un sondaggio che dimostra che le condizioni di Biden preoccupano davvero l’opinione pubblica, rinfocolando così la teoria che Biden sia un Presidente di bandiera che presto lascerà il posto alla Vice Kamala Harris, che, a causa della sua impopolarità tra i Dem stessi, non avrebbe avuto alcuna chance di aggiudicarsi neppure le primarie democratiche nel 2020 (nonostante sia la cocca del clan Clinton e Obama).
Rasmussen (https://www.rasmussenreports.com/public_content/politics/biden_administration/most_voters_concerned_president_biden_hasn_t_held_white_house_press_conference_yet) ci racconta che il 52% degli americani sarebbe preoccupato o molto preoccupato del fatto che Biden non ha ancora effettuato la conferenza stampa di routine che tutti i Presidenti neo eletti da 100 anni organizzano nei primo 30 giorni dall’insediamento: qui ne sono passati 50.


A questo 52% va aggiunto il 24% che dice che la cosa lo preoccupa poco: solo il 22% trova la faccenda normale.
I media di destra naturalmente ci vanno a nozze e fanno girare decine di video nei quali Biden dimentica i nomi dei suoi collaboratori (agghiacciante la gaffe con Lloyd Austin), si perde nel mezzo di una frase, si distrae e si allontana durante un dialogo con un elettore.
In questo quadro lo staff di Biden, che non può non rendersi conto della situazione, ha gettato benzina sul fuoco annunciando che almeno per altri 20 giorni il Presidente non sarà disponibile per una conferenza stampa.

Luigi Basso

Luigi Basso - Avvocato civilista

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