“La condotta di Massimo Adaritici, da quello che è emerso, è ancora più grave. Andava in giro non solo con una pistola carica con il colpo in canna, ma con delle munizioni proibite dalla legge per la difesa persona”. Questa la denuncia dell’avvocato Debora Piazza, difensore della famiglia di Younes El Boussettaoui, il giovane di origine magrebine ucciso a Voghera la notte del 21 luglio dall’assessore alla sicurezza del comune Massimo Adriatici. “Io mi chiedo in qualità di legale e in qualità di cittadino, a cosa servivano mai quelle munizioni se non per uccidere o far del male? La condotta di Adritici a questo punto è di una gravità estrema e siamo sempre più vicini alla contestazione dell’omicidio volontario che esclude quindi l’eccesso colposo di legittima difesa e l’omicidio colposo”, ha concluso l’avvocato Piazza.
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