Categorie: Lombardia

Report e neo-feudalesimo: a questo punto meglio il sorteggio negli appalti

di Luigi Basso – Più di un mese fa avevamo commentato il voto delle elezioni regionali osservando che l’affermazione delle liste personali dei Presidenti di Regione uscenti non doveva trarre in inganno: infatti non si trattava della vittoria del desiderio di autogoverno delle comunità, bensì dell’affermazione di piccoli “Ras” locali e delle loro corti di ruffiani e beneficati o aspiranti tali.
Una dinamica peraltro che ricalcava l’elezioni dei Sindaci, ormai solitamente a capo di liste civiche.
Parlammo allora di neo-feudalesimo.


La dimostrazione della deduzione è del resto molto facile: basta leggere gli elenchi di chi finanzia le associazioni ed i comitati elettorali dei piccoli Ras e vedere le composizioni delle liste elettorali, diventate vere e proprie discariche di transfughi di ogni area politica, legati al Ras da un rapporto fiduciario personale: in questo contesto si trova il gruppo economico che finanzia ora la sinistra, domani la destra, ieri il centro; allo stesso modo si trova nelle giunte l’ex fascista al fianco dell’ex socialista, entrambe vicini all’ex democristiano.


Questo perché la politica non conta più nulla, le idee non contano più nulla, conta solo la gestione degli appalti e delle nomine.

Ieri sera Report ha descritto dal suo punto di vista una parte (piccola) del sistema di potere regionale lombardo in un servizio, della durata di quasi un’ora, andato in onda col titolo emblematico “Vassalli, valvassori e valvassini”. E’ davvero tutto così come ce lo fanno vedere?
La trasmissione descrive in generale vincoli fiduciari personali che legherebbero coloro che ricoprono varie cariche ed incarichi: conta il legame di amicizia per fare carriera, per entrare nei giri che contano?


L’idea che passa è che il vincolo fiduciario tra Signore e Cortigiano ha sostituito ogni tipo di criterio di selezione: non conta il merito, la competenza, non conta “cosa” conosci, ma “chi” conosci. Davvero è così?
Addirittura l’ex sindaco di Lonate racconta che doveva inventarsi i lavori per dare incarichi retribuiti ai Cortigiani: non c’è più confine tra pubblico e privato. Siamo a questo punto?
Tutto si mescola in un unico intreccio: chi amministra la cosa pubblica ne fa un uso privatistico, proprio come nel sistema feudale?


Si può non condividere la linea editoriale di Report, ma vorremmo capire di più e sperare si tratti di un sistema di potere fantasioso. Insomma, una montatura giornalistica.
Vien da riflettere che, forse, il metodo migliore per aggiudicare nomine e appalti sia quello del sorteggio tra elenchi di ditte e professionisti aventi i requisiti.

Photo by Fas Khan 

Luigi Basso

Luigi Basso - Avvocato civilista

Articoli recenti

Reporter Senza Frontiere, Italia perde 5 posizioni nella libertà di stampa

L'Italia perde cinque posizioni nella classifica internazionale sulla liberta' di stampa del 2024 stilata da…

2 ore fa

Mattarella, “la guerra minaccia la sicurezza dell’Europa”

Nella realtà geopolitica che viviamo dove conflitti e guerre minano la pace e minacciano ormai…

2 ore fa

Balneari, “scenario da incubo” nell’Italia in ordine sparso

  Sulla scorta della pronuncia del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni balneari al 31…

3 ore fa

Camisa, Confapi: Piccole imprese sempre dalla parte dei lavoratori

di Gigi Cabrino - È un appello all' unità di intenti tra imprese e lavoratori…

23 ore fa

Ocse: Pil dell’Italia allo 0,7% nel 2024, 1,2% nel 2025, ma serve un aggiustamento del debito

di Gigi Cabrino -L'Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano…

23 ore fa

Lombardia più forte di Catalogna, Baviera e Baden-Wurttemberg. Se il Nord avesse l’autonomia, avrebbe voce per decidere in Europa

A leggere questi dati di Assolombarda, viene da dire che la Lombardia potrebbe trainare tutto…

1 giorno fa

Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.

Leggi tutto