di Benedetta Baiocchi – Una telefonata in redazione. E’ di un lettore che ricade nella giurisdizione sanitaria dell’Ats di Monza e Brianza. Ci racconta la sua storia familiare. La moglie il 16 ottobre scorso risulta positiva al coronavirus e viene posta in isolamento in casa. Al marito, che non ha sintomi, viene chiesto di non uscire fino al 28 ottobre. Senza tampone, però. In queste ore gli viene comunicato il prolungamento dell’isolamento al 1° novembre prossimo, poi è libero. Quanto al tampone, gli fanno capire che non ce ne sono in abbondanza. Ma, nel frattempo, gli suggeriscono anche di trovarsi un altro posto dove andare a dormire, visto che la moglie resterà in isolamento fino al 7 novembre, in attesa del secondo tampone.
“Una cosa è certa – racconta il lettore a la nuova padania”. Appena esco vado a fare il test a mie spese”.
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