Ci sono una cinquantina di villaggi in Polyssia, regione nell’Ucraina del Nord ai confini con la Bielorussia, che “hanno vissuto orrori come a Bucha”. Lo dice all’ANSA il direttore di Caritas Kiev-Zhytomyr, padre Vitalyi Uminskyi, nell’ambito dell’incontro con la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Caritas Spes riferisce di torture, uccisione di civili, distruzioni e saccheggi. In uno dei villaggi, Maryanivka, sono morti cinque bambini che erano usciti dal rifugio della scuola che in quel momento e’ stata attaccata. I villaggi sono stati occupati dai russi per 47 giorni, ora liberati, ma solo in questi giorni sono stati raggiunti da Caritas, con grande difficolta’, perche’ quasi tutte le strade intorno sono minate.
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