di Luigi Basso – Negli ultimi giorni il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha sferrato un uno-due micidiale contro le balle che girano sulla BCE e sulla UE con una eleganza e raffinatezza degne della miglior Politica: ah, averne di Weidmann (ma questa è un’altra storia…. ).
Il Capo della BuBa, senza fare caciara, senza psicodrammi o pagliacciate, ma soprattutto senza coinvolgere direttamente e ufficialmente l’ente che rappresenta, ha esposto in una lettera privata ad un deputato tedesco (un documento non ufficiale, appunto), il suo punto di vista sulla sentenza della Corte Costituzionale del 5 maggio sul QE della Bce.
Quasi in contemporanea sono uscite indiscrezioni su una sua audizione a porte chiuse nel Bundestag.
In sintesi, il Weidmann pensiero può essere così riassunto:
1. la sentenza del 5 maggio riguarda direttamente il Governo della Merkel e il Bundestag ai quali la Corte Costituzionale intima di svolgere il ruolo che la Costituzione assegna loro: fate il vostro mestiere;
Photo by AC Almelor
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