Categorie: Economia

Perché la Bce non può imporre ai tedeschi il salvaggio dell’Italia

di Luigi Basso – Negli ultimi giorni il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha sferrato un uno-due micidiale contro le balle che girano sulla BCE e sulla UE con una eleganza e raffinatezza degne della miglior Politica: ah, averne di Weidmann (ma questa è un’altra storia…. ).


Il Capo della BuBa, senza fare caciara, senza psicodrammi o pagliacciate, ma soprattutto senza coinvolgere direttamente e ufficialmente l’ente che rappresenta, ha esposto in una lettera privata ad un deputato tedesco (un documento non ufficiale, appunto), il suo punto di vista sulla sentenza della Corte Costituzionale del 5 maggio sul QE della Bce.
Quasi in contemporanea sono uscite indiscrezioni su una sua audizione a porte chiuse nel Bundestag.
In sintesi, il Weidmann pensiero può essere così riassunto:


1. la sentenza del 5 maggio riguarda direttamente il Governo della Merkel e il Bundestag ai quali la Corte Costituzionale intima di svolgere il ruolo che la Costituzione assegna loro: fate il vostro mestiere;

  1. La Bce deve dimostrare e documentare l’adeguatezza e la proporzionalità delle sue politiche monetarie alle Autorità Tedesche: faccia il suo mestiere;
  2. Se ciò non avviene la Bundesbank non può fare altro che uscire dalle operazioni della Bce, non ha scelta;
  3. la Bundesbank non è gerarchicamente soggetta alla BCE.
    In buona sostanza Weidmann sa perfettamente, e lo dice, che la UE non è uno Stato Federale, ma una Organizzazione Internazionale che si regge su Trattati, sempre soggetti al vaglio dei Giudici Nazionali.
    I politici europei, soprattutto quelli italiani, sia i sovranisti sia gli europeisti, ignorano o fanno finta di ignorare i suddetti principi: infatti le cessioni di sovranità non esistono nei Trattati Europei e occorre una buona dose di ignoranza o di mala fede per farlo credere.
    I Tedeschi sono seri e preparati e sanno che nessun Trattato Internazionale può provocare una cessione di sovranità.
    Dunque, le dichiarazioni di Weidmann non sono affatto pro Euro o contro l’euro, come si dice facendo una grande confusione.
    Sono verità lapalissiane: se la BCE e altri si sono messi in testa di far finta di essere una Banca Centrale stile FED, beh, la colpa non è dei Tedeschi. I Tedeschi sanno cosa hanno firmato e chiedono solo il rispetto dei patti scritti: che oscenità, vero?

Photo by AC Almelor

Luigi Basso

Luigi Basso - Avvocato civilista

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