La situazione è sfuggita di mano, Ce ne eravamo accorti già facendo benzina. La politica resta sorpresa solo ora, forse perché chi sta in parlamento non percepisce nel portafogli l’aumento come lo percepiscono i comuni cittadini lavoratori.
In ogni caso la questione delle accise arriva al pettine. Usata come clava elettorale tempo fa, è diventata la pietra d’inciampo del governo. Il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, oggi illustrerà al governo i dati sconvolgenti delle verifiche effettuate già prima dei rialzi: infatti risulta che più di un distributore su due è risultato essere fuori legge. Sono state contate ben 2.809 violazioni in dieci mesi rispetto a 5.187 interventi.
Cosa veniva contestato? Il fatto che il prezzo non venisse comunicato come previsto per legge al ministero ogni 8 giorni. In altre situazioni si sono verificati casi di difettosa trasparenza sul prezzo al self.
Ora il Cdm deve decidere se tornare allo sconto che costa 1 miliardo al mese o se agire a monte, là dove i rialzi corrono nonostante il calo del prezzo del petrolio.
Di sicuro è necessario fare chiarezza e farlo, fondamentale, in tempi brevi.
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