“Invece di studiare nuove misure restrittive per impedire solo alle imprese del nostro settore di lavorare, il governo si impegni a garantire i contributi a fondo perduto promessi ai pubblici esercizi, che nel 2020 faranno registrare una flessione complessiva dei fatturati di oltre 26 miliardi di euro. Non possiamo accettare nuove, inutili, restrizioni e, come Federazione, siamo pronti a intraprendere ogni iniziativa necessaria a tutelare 1,3 milioni di lavoratori e 340mila imprenditori di un settore che genera ogni anno 46 miliardi di valore aggiunto, di cui 20 di acquisti di prodotti agroalimentari”.
Così Fipe – Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.
“La chiusura alle 24 – prosegue la federazione – determinerà una contrazione tutt’altro che trascurabile per bar e ristoranti: parliamo di 1,3 miliardi al mese. Siamo pronti a questo sacrificio ma non intendiamo andare oltre. Anche perché, come hanno decretato i giudici tedeschi nelle ultime ore, non esiste alcuna prova che le chiusure anticipate dei locali siano funzionali a una riduzione degli assembramenti e dunque dei contagi”.
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