Categorie: Economia

Italia divisa anche sulla raccolta differenziata. Sud fanalino di coda. Cagliardi raccolta record

 E’ Cagliari la città metropolitana che nel 2020 registra la percentuale più elevata di raccolta (73,7%), con una crescita di 2,3 punti rispetto al 71,4% del 2019; Venezia si colloca al 73,6% (70,9% nel 2019) e al di sopra del 60% risultano Milano, Firenze e Bologna (rispettivamente 68,9%, 67,6% e 66,3%). Sono i dati del Rapporto RIFIUTI Urbani dell’Ispra relativi al 2020. Bari e Torino si collocano, rispettivamente, al 59,8% e 59,3%, mentre la Città metropolitana di Roma Capitale raggiunge il 50,4%.

Il valore più basso, 29,4%, si registra per Palermo sostanzialmente stabile rispetto al 2019 (29%). I comuni capoluogo con percentuali di raccolta differenziata più elevate sono Treviso che raggiunge 87,5%, Ferrara con l’87,3% e Pordenone con 87,2%.

Tra le città di maggiori dimensioni (più di 200 mila abitanti) i maggiori livelli di raccolta differenziata si osservano per Parma, Venezia e Milano con percentuali pari, rispettivamente, all’82,7%, al 66% e 62,7% seguite da Padova, con il 60%, e Bologna, 55,5%. Roma, con una contrazione di 1,5 punti rispetto al 2019, si colloca al 43,8% mentre Bari e Napoli, anch’essi in calo, al 41,6% e al 34,5%. Genova, fa rilevare la stessa percentuale del 2019, 35,5%. Per quanto riguarda le città della Sicilia, si rileva per Messina una crescita superiore ai 10 punti, che porta la percentuale al 29,2%.

Cosa si differenzia. L’organico si conferma la frazione più raccolta in Italia. Rappresenta il 39,3% del totale. Il 68,4% della frazione organica è costituito dalla frazione umida da cucine e mense (4,9 milioni di tonnellate), il 27,1% (1,9 milioni di tonnellate) dai RIFIUTI biodegradabili provenienti dalla manutenzione di giardini e parchi, il 3,8% (275 mila tonnellate) dai RIFIUTI avviati al compostaggio domestico e lo 0,7% (circa 49 mila tonnellate) dai RIFIUTI dei mercati. Carta e cartone rappresentano il 19,2% del totale; segue il vetro con il 12,2% e la plastica che rappresenta l’8,6%. Quest’ultima presenta la maggior crescita dei quantitativi raccolti, pari al 4,4% con un quantitativo complessivamente intercettato pari a quasi 1,6 milioni di tonnellate. Il 95% dei RIFIUTI plastici raccolti in modo differenziato è costituito da imballaggi.

Redazione

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