Categorie: Economia

Fine moratoria mutui, 2,7 milioni tra famiglie e imprese a rischio fallimento

”2 milioni e 700 mila tra famiglie e imprese che alla fine della moratoria sui mutui, per un totale complessivo stimato in circa 300 miliardi di euro, non ce la faranno più a tenere il passo con i pagamenti e rischieranno il tracollo economico e la perdita della loro casa. Preoccupati di questo, noi di Confedercontribuenti siamo disponibili ad attivarci subito in tutta Italia per aiutare i contribuenti ed esaminare qualsiasi rapporto bancario, sia esso mutuo, leasing, conto corrente, fidejussione o prestito al consumo”. A lanciare il grido di allarme è il vice presidente nazionale di Confedercontribuenti, Alfredo Belluco, il quale aggiunge che ”sono già scaduti i cosiddetti crediti deteriorati NPL che investono milioni di famiglie e di imprese per un totale di altri 385 miliardi euro, in quanto una percentuale altissima potrebbe essere viziata da probabili illeciti civili e penali, tanto da poter essere quindi contestati e rispediti al mittente. Ecco perché Confedercontribuenti è disponibile ad esaminare qualsiasi rapporto bancario, a tutela e a difesa di cittadini, famiglie e imprese che si rivolgono a noi per essere assistiti ed aiutati”. Per chi non lo sapesse, i crediti deteriorati (conosciuti anche come prestiti non performanti o, in inglese, non performing loans, NPL) sono crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto. ”Non abbiamo mai lasciato da soli i contribuenti che si rivolgono a noi -fa sapere Alfredo Belluco-, seguendoli passo passo e fino alla risoluzione delle vicende che li interessano e li coinvolgono. Come accade per Sergio Scalabrin che è seguito da noi in una strenua difesa portata avanti per salvaguardare la sua casa e che proprio oggi compie 70 anni, augurandogli un prossimo futuro migliore. A tal proposito -fa sapere Belluco- Confedercontribuenti informa chi ancora non sa che esistono gli strumenti per controbattere eventuali illegalità riscontrabili da parte di banche o recupero crediti che grazie alla nostra grande esperienza non passeranno inosservate. Il nostro servizio si estende anche nel saldo e stralcio del debito con la banca o la società di recupero crediti, permettendo a famiglie e imprese di poter risolvere questioni che sembravano quasi impossibili e disperate”. 

Per il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro ”è ora di finirla di privilegiare chi, della speculazione, ha fatto un sistema per far soldi e rendere povera la gente che in Italia soffre e continua a soffrire a causa anche della pandemia e che non può continuare a pagare, soprattutto in questa fase ancora molto delicata per il permanere di questa emergenza pandemica”. Per il vice presidente nazionale di Confedercontribuenti, Raffella Zanellato ”le nostre imprese stanno affrontando una crisi senza precedenti che necessita di soluzioni fuori dal comune: oggi bisogna compiere ogni sforzo possibile per evitare di compromettere le prospettive di sviluppo di imprese sane e per far fronte alla crisi”. ”In merito a tale questione -aggiunge Alessandro Ciolfi, altro vice presidente nazionale di Confdercontribuenti- chiediamo alle Istituzioni competenti di intervenire sulle regole, modificandole o sospendendole temporaneamente per evitare in tempi brevi il doppio rischio di un aumento delle difficoltà delle imprese che stanno vivendo già un’economia post bellica”, così come ritiene anche il segretario generale di Confedercontribuenti, Ettore Minniti. 

Redazione

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