“Non solo, con il Superbonus 110 per cento abbiamo erogato lo stesso importo speso fino ad ora con il reddito di cittadinanza” a rilevarlo è la CGIA. “A differenza di quest’ultima misura, però, i vantaggi hanno interessato pochissime persone, in particolar modo facoltose, con un livello di istruzione medio-alto e con proprietà immobiliari ubicate nei centri storici delle grandi città, in particolar modo del Centronord. Insomma, è una misura molto costosa, fortemente sbilanciata a favore dei ricchi e, come vedremo in seguito, anche distorsiva del mercato” aggiunge la CGIA.
A seguito di 107.588 asseverazioni depositate al 31 gennaio scorso , lo Stato, con il Superbonus del 110 per cento, dovrà farsi carico di una spesa di poco superiore a 20 miliardi di euro. Se teniamo conto che in Italia sono presenti quasi 12,2 milioni di edifici residenziali2 , stimiamo che, fino ad ora, questo provvedimento abbia interessato solo lo 0,9 per cento del totale degli immobili destinati ad uso abitativo. In altre parole, consentendo ai proprietari che riqualificano i propri immobili una detrazione fiscale del 110 per cento, spendiamo 20 miliardi per migliorare l’efficienza energetica di una infinitesima quota di edifici presenti nel Paese.
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