Categorie: Cultura

Scuola, sindacati: rientro al 70% imposto senza considerare limiti sistema

“La decisione del rientro al 70% per le scuole superiori di lunedi’ 26 aprile e’ stata assunta senza minimamente tener conto di tutte le difficolta’ irrisolte rappresentate dalle organizzazioni sindacali fin dall’inizio dell’anno scolastico: dissentiamo da tale modalita’ operativa, e chiediamo una decisa inversione di tendenza, anche in vista delle problematiche che interesseranno il prossimo anno scolastico”. A rilevarlo sono Giuseppe La Fratta (FLC CGIL Abruzzo Molise), Davide Desiati (CISL Scuola Abruzzo – Molise), Antonio Di Zazzo (UIL Scuola RUA Abruzzo), Carlo Frascari (SNALS Confsal Abruzzo) e Piera Di Cicco (FGU GILDA Unams Abruzzo). “La riunione, come piu’ volte sottolineato dalla dott.ssa Tozza Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, ha avuto un carattere esclusivamente ‘informativo’ in quanto la decisione era stata gia’ presa nella riunione immediatamente precedente tra USR, Regione Abruzzo ed i Prefetti delle 4 province abruzzesi. La decisione assunta, ovvero rientro al 70% nelle scuole superiori, e’ stata presentata come assolutamente immodificabile, ma ci sembra basata su un mero atto volontaristico, non supportato da condizioni reali”.

Secondo i sindacati “si continua a partire dalla fine, con un assurdo balletto di percentuali, senza creare i presupposti necessari per un rientro in sicurezza. Lo stesso rappresentante degli studenti ha manifestato preoccupazione, cosi’ come l’ANCI ha evidenziato come l’ipotesi di 50 mila tamponi messi a disposizione dalla Regione Abruzzo per lo screening sono assolutamente insufficienti, considerando che gia’ solo il comune amministrato dallo stesso conta circa 10 mila studenti”. Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato con forza “tutti i problemi irrisolti non solo delle scuole superiori, ma di tutto il sistema scolastico abruzzese. Il problema dei trasporti infatti non riguarda solo gli studenti delle scuole superiori, infatti molti scuolabus, soprattutto nei piccoli centri, registrano una durata dei viaggi superiore ai 40 minuti. Analogamente, problemi come l’areazione delle aule ed il distanziamento, anche in considerazione delle varianti del virus, sono rimasti irrisolti.Relativamente alle vaccinazioni, pur valutando positivamente l’alta percentuale di personale che ha ricevuto la prima dose, ricordiamo che lo stesso potra’ essere definito vaccinato solo ed esclusivamente dopo gli effetti della seconda dose di vaccino e questo significhera’, per la stragrande maggioranza del personale in servizio, ad anno scolastico terminato”. 

Redazione

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