di Riccardo Rocchesso – Sulla graticola sono finiti il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi, la virologa Mariarita Gismondo, il professore Stefano Montanari, il canale Byoblu di Claudio Messora… e questi sono solo alcuni ma la lista aumenterà probabilmente.
In un periodo come questo, il buon senso e la cautela dovrebbero prevalere, in ogni ambito. Non è giusto procurare falsi allarmismi, né sottovalutare la potenzialità mortale del Covid ma occorre filtrare nel modo corretto anche il pensiero non ufficiale.
Nelle denunce si chiede non la rimozione di certi video, ma la cancellazione di canali interi e di tutti i documenti all’interno, una sorta di tabula rasa.
La libertà di parola e di espressione, è messa a dura prova. Così come la responsabilità sociale dei media che hanno il dovere di verificare, e in modo anche critico, ciò che circola, ciò che viene diffuso. Perché può avere effetti devastanti così come invece salutari. Attendiamo purtroppo i risvolti giudiziari. Ricordando, per parafrasare un celebre fatto di cronaca che mise in ginocchio la Casa Bianca, l’informazione non è al servizio del potere ma sta dalla parte di chi deve essere informato.
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