di Marcus Dardi – Il censimento permanente redatto dall’Istat ci conferma una notizia che conoscevamo già nella sua sostanza ma non nei dettagli.
Come spesso accade, la realtà supera la fantasia.
Dal 2001 a oggi dobbiamo riscontrare che “nel mezzo del cammin di nostra vita” ci ritroviamo in una situazione dove la metà più anziana della popolazione supera la metà più giovane.
Se al tempo di Dante il “mezzo del cammin di nostra vita” era stimato a circa 35 anni oggi l’età media italiana ha raggiunto i 45 anni.
La Campania risulta la regione con l’età media più giovane mentre la Liguria quella con l’età media della popolazione più elevata.
La popolazione italiana, al 31 dicembre 2019, è scesa sotto i 60 milioni di persone.
Le politiche demografiche e sociali andranno sicuramente riviste e andrà rivisto anche tutto il comparto assistenziale e ricreativo per gli anziani.
Le politiche del lavoro andranno anch’esse riviste e riconsiderate poiché risulta sempre più difficile competere con le nazioni produttive dove l’età media è nettamente inferiore.
Qualche piccolo esempio.
In Cina l’età media è di 36 anni, in Brasile di 30, in India di 27, in USA di 38 e nel Congo di 18.
Sapranno i governi italiani dei prossimi anni fronteggiare questa tendenza irreversibile?
Che bell’età, la terza età cantava Marcello Marchesi negli anni 60, speriamo per il meglio.
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