Categorie: Cultura

Beethoven, se avesse saputo il suo inno alla gioia per quale Europa viene usato…

di Marcus Dardi – Il 16 dicembre del 1770, 250 anni fa, nasceva a Bonn Ludwig va Beethoven, colui che ha dato una svolta alla musica del suo periodo, modernizzandola.

Questo grande compositore è stato omaggiato dai monarchi e potenti che stavano ridisegnando la politica europea al Congresso di Vienna del 1815.

La musica di Beethoven è patrimonio di tutti, e l’Inno alla gioia di Schiller, musicato nella nona sinfonia, è diventato inno per tutta Europa.

Beethoven non è stato un “enfant prodige” ma la sua musica si è affermata composizione dopo composizione grazie alla sua genialità.

Dopo 250 anni di storia la sua musica è ancora tra le più eseguite ed interpretate in tutte le sale da concerto del mondo.

Beethoven è figlio d’arte, il padre era un tenore ed un violinista alla corte del vescovo di Colonia, viene educato alla musica dal maestro-compositore Christian Neefe, ma è grazie al suo mentore, il Conte Waldstein, che il giovane Ludwig viene avviato alla carriera musicale.

Grazie all’aiuto economico del suo mentore, Beethoven non smetterà mai di studiare e di comporre.

Dopo il 1795 diventa anche insegnante dell’arciduca Rudolph Johann Joseph Rainer d’Austria che sosterrà Beethoven fino alla morte.

Nel 1796 iniziò la sua lunga malattia, la sordità, che divenne totale nel 1820.

Ludwig non si sposò mai, ma ebbe molte relazioni superficiali con diverse donne, quasi tutte sposate. Ad una in particolare, Giulietta Guicciardi dedica la sonata op.27 n.2 “Al chiaro di Luna”.

Nonostante la sordità che gli preclude di suonare in pubblico e di dirigere, Beethoven non smetterà mai di comporre.

Pur gravemente affetto da sordità compone la sua terza sinfonia dove omaggiando Napoleone, regala al mondo “l’Eroica” e la “Marcia Funebre”. Prosegue poi le sue composizioni fino alla Nona sinfonia, compone anche un opera lirica, il “Fidelio”, e diverse sonate per pianoforte e canto

Dal 1816 al 1822 compone le sue cinque sonate più belle e più significative della sua enorme collezione di arte compositiva.

I suoi ultimi dieci anni di vita saranno però difficili e pieni di difficoltà economiche e familiari.

Beethoven lascerà questo mondo il 26 marzo 1827, a Vienna

Beethoven amava bere il vino del Reno da una coppa di cristallo al piombo e aggiungeva del sale al piombo per rendere il vino più dolce. L’intossicazione da piombo fu proprio la causa della sua morte.

Sono passati 250 anni, Buon Compleanno Ludwig.

Photo by Maxim Abramov 

Marcus Dardi

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