“I dati di questi ultimi giorni non possono non preoccupare”, anche se sono inferiori a quelli riscontrati in altri paesi europei. Bisogna “rialzare il livello di attenzione, non possiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti dai cittadini”. Lo dice il ministro della Salute, Roberto SPERANZA, al Tg1.
“Stiamo lavorando incessantemente, la riapertura delle scuole, a metà settembre, in presenza e in tutta sicurezza, è una priorità per il governo”. E annuncia di studiare un “nuovo rapporto organico strutturato, costante tra sanità e scuola: non possiamo lasciare i nostri presidi da soli a gestire questa vicenda”.
“Capisco che c’è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown -sottolinea il ministro della Salute- ma se contagiano genitori o nonni rischiano i produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani”.
(red)
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