Questa volta a scatenare il braccio di ferro tra Donald Trump e i social, nello specifico Instagram, Facebook e Twitter, sarebbe un post su George Floyd pubblicato dalla campagna per la rielezione di Donald Trump. Il contenuto è stato rimosso poiché secondo i colossi digitali avrebbe contenuto materiale che non rispettava il “Digital millennium copiright act”, ovvero la legge sul diritto d’autore digitale.
“Questo contenuto è stato disabilitato in risposta ad una denuncia del titolare del copyright”, spiega Twitter rimuovendo il messaggio. Trump è insorto accusando Twitter di “fare le regole al momento”.
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