“E’ un progetto pilota unico in Italia che sosteniamo con entusiasmo e convinzione fin dall’inizio con la Maxi Emergenza regionale, l’utilizzo dei cani per rilevare malattie negli esseri umani attraverso l’olfatto e’ gia’ scientificamente provato nel caso di diverse patologie. Quanto al covid-19, le sperimentazioni condotte tra settembre e dicembre 2020 dalla societa’ finlandese partner del progetto dell’aeroporto di Cuneo su un campione di seimila passeggeri all’aeroporto di Helsinki-Vantaa, hanno dimostrato che nel 95% dei casi i cani sono risultati capaci di identificare i soggetti portatori del virus anche cinque giorni prima che manifestino i sintomi”. Cosi l’assessore regionale alla Sanita’ del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che questa mattina ha partecipato alla presentazione del progetto dell’Aeroporto di Cuneo per l’utilizzo dei cani nell’individuazione delle persone affette da covid-19, realizzato in collaborazione con I-Sec Italia srl, societa’ specializzata nei servizi di sicurezza aeroportuale, Nose Academy Oy, la start-up finlandese di ricerca scientifica specializzata nell’addestramento di cani (con la partecipazione dell’Universita’ di Helsinki), e la Maxi Emergenza della Regione Piemonte.
“Un valore aggiunto che intendiamo approfondire sul campo e che puo’ aprire scenari molto interessanti sul fronte della Sanita’, rivelandosi piu’ efficace degli stessi test molecolari, proprio per la capacita’ di anticipare l’esito diagnostico. I cani potrebbero strategicamente essere impiegati con successo non solo negli aeroporti, ma anche nei Pronto Soccorso, come nei contesti di emergenza e di assembramento in cui la velocita’ e l’affidabilita’ dell’analisi sono determinanti” afferma Icardi. Nello scalo di Cuneo e’ gia’ cominciata la fase di addestramento avanzato dei cani, messi a disposizione dall’Associazione Carabinieri e dall’A.V.S. O.S.L.J. Amici Volontari Soccorso di Milano, che proseguira’ nei locali della Maxiemergenza 118 predisposti dal Dipartimento Interaziendale 118 della Regione Piemonte. Partner dell’iniziativa e’ anche Bios di Mondovi’, che fornisce i campioni utili all’addestramento.
Il metodo, innovativo, consiste nell’addestrare i cani a riconoscere – Il metodo, innovativo, consiste nell’addestrare i cani a riconoscere alcune sostanze chimiche prodotte in maggiore quantita’ e rilasciate dai contagiati a livello epidermico, attraverso l’utilizzo di semplici salviette che vengono passate a contatto della pelle delle persone sottoposte all’inedito test. Un’operazione che si svolge in totale sicurezza, senza necessita’ di contatto diretto tra i cani e le persone. “Siamo fiduciosi di vedere i cani all’opera all’aeroporto di Cuneo gia’ a inizio febbraio”, conclude l’assessore Icardi.
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