Categorie: Cronaca

Adamello in agonia, perso ghiacciaio come fossero spariti 70 campi di calcio

E’ in agonia, per non dire in fine di vita, il nostro re dei ghiacciai. Il ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso d’Italia, dal 2015 ad oggi registra una perdita di 50 ettari di superficie, pari a 70 campi da calcio. Il ghiacciaio del Mandrone, parte del suo complesso glaciale, negli ultimi 12 anni registra un arretramento frontale di 330 metri, di cui 139 metri solo nel 2022. Sono alcuni dei risultati del monitoraggio presentati in occasione della quarta tappa della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente. Il ghiacciaio del Belvedere sul monte Rosa ha perso circa 60 metri di spessore in dieci anni e il ghiacciaio di Dosdè Est, in alta Valtellina, si è ritirato di 650 metri dagli anni Ottanta ad oggi. I rapporti, pubblicati nelle scorse settimana dalla Carovana, sono un vero e proprio bollettino da guerra. La campagna internazionale per monitorare il drammatico ritiro dei ghiacciai a causa della crisi climatica è promossa da Legambiente con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, in collaborazione con Fondazione Allianz, con partner principale Frosta, partner sostenitori Sammontana e Seiko e partner tecnico Ephoto. Quest’anno assume una dimensione internazionale, grazie alla collaborazione con Cipra con ben due delle sei tappe localizzate in Austria e Svizzera, allo scopo di costruire nuove alleanze attraverso uno scambio con il mondo della ricerca europea ma anche con i cittadini e le istituzioni locali. “I continui sbalzi di temperatura e gli effetti degli eventi estremi che stiamo toccando con mano nel nostro viaggio – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagna – sono il segno di quanto il nostro Paese, particolarmente vulnerabile ai fenomeni di instabilità naturale, sta subendo gli effetti dell’accelerazione della crisi climatica.Una situazione che rende necessarie ulteriori misure di protezione e adattamento, precedute da moderne tecnologie di osservazione, per anticipare, monitorare e affrontare le sfide create da ecosistemi complessi e altamente interconnessi in condizioni di crisi climatica. crescente squilibrio”. Secondo Valter Maggi,animali e vegetali nelle aree deglaciate e una mole di conoscenze scientifiche indispensabili per gestire in modo appropriato la crisi climatica”. Dopo il Trentino-Alto Adige il viaggio di Carovana dei Ghiacciai 2023 si sposterà oltre i confini nazionali, in Austria, nel Vorarlberg, sul Ghiacciaio Ochsentaler.

Stefania Piazzo

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