Veneto rosso Covid da lunedì

12 Marzo 2021
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Fine corsa anche per il Veneto virtuoso. Dopo una lunga permanenza in zona gialla, e il recente declassamento in arancione, anche la Regione che ha fatto della lotta al Covid la sua mission, e ha una macchina sanitaria da primato, si deve arrendere al dilagare del contagio. L’Rt salito a 1,28 ha spinto il Veneto nel gruppo di 9 Regioni che da lunedi’ saranno colorate di rosso: scuole in Dad al 100%,, negozi chiusi, con l’eccezione dei supermercati e i generi di prima necessita’, spostamenti vietati – se non per esigenze lavorative, situazioni di necessita’ o motivi di salute – visite vietate a parenti e amici, passeggiate e attivita’ motoria consentite, ma solo vicino all’abitazione. Insomma un lockdown soft’.

E non sono i dati dell’incidenza , pari a 194,4 su 100 mila abitanti, o i tassi di occupazione degli ospedali (sotto la soglia di rischio) ad aver fatto finire la regione in area rossa: e’ soprattutto il peggioramento del parametro Rt, che fino alla scorsa settimana era ancora sotto quota 1.

Luca Zaia l’aveva fatto capire stamane, nel consueto incontro stampa: “l’Rt in Italia e’ all’1,16 noi siamo all’1,28 – ha detto – Ci sono un po’ di regioni che passeranno in zona rossa. Siamo sul fio del rasoio, si e’ nel continente del rosso. Attendiamo per capire se ci saremo anche noi”. L’altro tema che ha tenuto banco oggi e’ quello del lotto di vaccino Astrazeneca bloccato ieri dopo essere stato collegato a gravi reazioni avverse. Il punto l’ha fatto la responsabile della Direzione prevenzione e sanita’, Francesca Russo: “su 17 mila dosi somministrate del lotto ABV2856 di Astrazeneca – ha spiegato – sono state solo due le segnalazioni relative a reazioni con febbre alta. Sono state sospese in via precauzionale 3 mila dosi e si sta continuando la somministrazione con altri lotti.

Al momento non abbiamo evidenze di disdette”. Complessivamente in Veneto sono state fatte 48.512 dosi di vari lotti Astrazeneca, senza reazioni preoccupanti: “vi sono state 349 reazioni tutte lievi, con febbre sotto 38, stanchezza e cefalee”. “Solo in 12 casi – ha proseguito Russo – ci sono state reazioni importanti con febbre alte, dolori articolari. Di queste 12, due riguardano il lotto sotto osservazione, ed entrambi non gravi”. I numeri del virus sono tornati a essere preoccupanti, come nel pieno della ‘seconda ondata’: 1.932 positivi in 24 ore, e 29 decessi. Il totale degli infetti da inizio epidemia ha superato la soglia dei 350.000, per l’esattezza 350.045, quello delle vittime ha raggiunto quota 10.074.

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