Trovata sostanza cancerogena nelle mascherine

23 Ottobre 2020
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Audiconsum Veneto ha analizzato diversi lotti di mascherine sequestrate dalla Guardia di Finanza in cui è stato trovato, all’interno, biossido di titanio. Tutto è iniziato dopo alcune proteste dei consumatori, che lamentavano rossori sotto il mento e sotto gli occhi dopo aver indossato la mascherina. Con l’aumentare dei casi, l’Adiconsum Veneto ha deciso di usare uno spettrometro per fare una verifica sul prodotto..

Cosa dicono le analisi chimiche in laboratorio? Che su 700 mascherine tra chirurgiche, Fpp2 e quelle in cotone “in circa 450-500 abbiamo trovato biossido di titanio in quantità variabile da 100 ppm (corrispondenti a mg/Kg, ndr) a 2000 ppm. La quantità maggiore era in quelle bianche o sulla parte interne. I livelli più alti sono risultati in quelle chirurgiche.

Il biossido di titanio o E171 è un composto chimico che si presenta sotto forma di polvere cristallina incolore, tendente al bianco e nel 2006 è stato definito dallo Iarc come possibile cancerogeno per l’uomo quando inalato. Anche l’Ue, in un documento pubblicato ad ottobre scorso, ha classificato il biossido di titano come “probabilmente cancerogeno”, ovvero sostanza appartenente alla categoria 2, (sempre se inalato).

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