Veneto al primo posto per l’erogazione dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza. Fanalini di coda Sicilia, Campania e, ultima, la Calabria. Questa la valutazione del ministero della Salute, riferita al 2018, sul ‘Mantenimento dell’erogazione dei Lea’ nelle regioni. Tutte le Regioni risultano adempienti. Si rilevano però delle criticità in alcune regioni: in Basilicata l’area distrettuale; in Calabria le aree prevenzione e distrettuale; in Campania le aree prevenzione e distrettuale; nel Lazio le aree prevenzione, distrettuale e ospedaliera; nelle Marche l’area ospedaliera; in Molise l’area distrettuale; in Puglia l’area prevenzione; in Sicilia le aree prevenzione e distrettuale; in Umbria l’area prevenzione. Quest’ultima si conferma, dunque, la ‘cenerentola’ del Ssn. Nel 2018 sono valutate positivamente Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Si collocano a un livello minimo accettabile Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia. Analizzando il trend 2012-2018, evidenzia il ministero, “emerge un sostanziale miglioramento del punteggio medio globale che cresce passando da 191 nel 2017 a 199 nel 2018; nelle Regioni non in Piano di rientro il punteggio medio è passato da 209 a 213, con una crescita del 2% circa, e da 168 a 182 (8%) nelle regioni in Piano di rientro”.