Il sacrario militare sul Monte Grappa, tra le province di Treviso e di Vicenza, con 22 mila caduti è diventata una pista da snowboard per molti adolescenti. “Purtroppo certi valori vengono sempre meno, non siamo davvero in grado di capire il vero significato delle cose. Credo che la colpa sia della società che ci circonda. Tutto questo è allucinante e squallido”, denuncia all’Adnkronos il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia medaglia d’oro al valor militare e consigliere del ministro della Difesa.
“So bene che a causa del Covid non ci sono gli alpini che controllano i monumenti – spiega – Ma in un paese normale nemmeno dovrebbe esserci un controllo, dovrebbe essere scontato non sciare su un sacrario… Ma la colpa non è dei ragazzi, ma di chi non li segue e non dà loro punti di riferimento, educazione. Vedo un immobilismo impressionante. La colpa è un po’ di tutti. Pensavo che con la pandemia si potessero riscoprire certi valori, affetti, il vero significato di ciò che ci circonda. Mi sbagliavo”.
Paglia però non si arrende ed è convinto che si sia ancora speranza. “Personalmente non mollo – dice – ora le scuole sono chiuse, ma appena riapriranno tornerò a parlare con i ragazzi come ho sempre fatto. Li stimolerò, cercherò di fargli capire il significato di tante cose, gli farò comprendere i valori. Hanno bisogno che qualcuno li stimoli”, conclude.
Photo by Caio Brigagão Lunardi