Medici si rivoltano contro Zaia: non facciamo i test gratis. E i prof veneti non vogliono tornare in aula

28 Agosto 2020
Lettura 1 min

di Benedetta Baiocchi – Non si sa se classificarla come obiezione di coscienza o come rimpallo di responsabilità o altro il diniego dei medici che non si sono resi disponibili a effettuare i test al personale scolastico. Questione di competenze? Tocca alle Usl, avrebbero fatto sapere. Insomma, è un fatto di ruoli, di competenze. E di schei. Il sindacato di categoria, lo Snami, precisa infatti che si tratta di prestazioni extra, pertanto vanno pagate. Se poi si aggiunge che l’adesione al controllo è facoltativa, che tipo di mappatura si può avere?

Ecco la nota del sindacato.

I titoli del Corriere del Veneto del 28 agosto

E così anche il Gazzettino, a ribadire il muro dei medici contro lo screening.

Come affronta la questione Il Gazzettino

Poi si aggiunge un altro problema. Dal Veneto parte la protesta per la paura del ritorno in aula e di contagiarsi da parte di una buona fetta della popolazione insegnante.

Il 40% del corpo insegnante è over 55 e più di 170mila docenti hanno almeno 62 anni.

Il governatore Zaia qui alza le mani: “La scuola non è di nostra competenza almeno finché non avremo l’autonomia”. Ma l’articolo 117 della Costituzione non sancisce che l’istruzione è di competenza regionale?

Così Il Matino di Padova

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