Non serve andare chissà dove per inciampare nella rete criminale che trae energia dal Nord in crisi. Basta solo scavare un po’ e volgere l’attenzione politica sul territorio.
Ma ecco cosa ci racconta la cronaca. Ci parla di una rete ben strutturata e autonoma “locale” di ‘ndrangheta, riconducibile alla potente cosca degli “Arena- Nicoscia” di Isola Capo Rizzuto, ramificata nel veronese.
La Polizia di Stato, con l’impiego di oltre 200 uomini, ha eseguito un’ordinanza con misure cautelari nei confronti di 26 indagati, di cui 17 destinatari di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le imputazioni sono pesanti perché si va dall’associazione mafiosa al traffico di sostanze stupefacenti, dal riciclaggio all’estorsione. E poi, ancora: trasferimento fraudolento di beni, emissione di false fatturazioni per operazioni inesistenti, truffa, corruzione e turbata libertà degli incanti, talora aggravati da modalità mafiose.
Photo by Bill Oxford