di Ettore Beggiato – Torino. Il 17 marzo 1861 nasce il Regno d’Italia … i Veneti (e altri popoli) NON ne fanno parte …
Il neonato Regno inizia subito con una farsa … il primo re d’Italia è Vittorio Emanuele II. Lo capisce anche un bimbo che c’è qualcosa che non quadra. E non è una questione di lana caprina. La forma è anche sostanza. E così nel primo parlamento italiano inizia una discussione furibonda fra chi (giustamente a mio modesto parere) chiede che il PRIMO Re d’Italia abbia nel nome il numero ordinario primo come forma di rispetto per i nuovi sudditi del nuovo regno e chi, come casa Savoia pretendeva di continuare con la numerazione dinastica … Vinse casa Savoia e non è una cosa di poco conto, è la dimostrazione che i Savoia se ne strafregavano (scusate il francesismo) della unità d’Italia, della liberazione dei popoli oppressi e di tutte le fanfaluche che la retorica patriottarda ci racconta.
I Savoia vedevano la cosiddetta unità d’Italia solo come mera espansione dei loro possedimenti e del loro potere con una logica imperialista e annessionistica.
Il Veneto verrà annesso al Regno d’Italia nel 1866 dopo un plebiscito-truffa: da allora farse e tragedie con l’unico obiettivo, per tutti i governi che si sono succeduti, di “FARE GLI ITALIANI”… a 154 siamo comunque lontani da una simile, devastante “soluzione finale” : i veneti riscoprono ogni giorno di più la loro identità e si stanno riappropriando, lentamente ma costantemente, del loro futuro.