“L’autonomia differenziata è una grande opportunità contro il centralismo. Il presidente Napolitano a suo tempo disse che si trattava di una vera assunzione di responsabilità”. E’ quanto sottolinea in un’intervista alla Stampa il governatore del Veneto Luca Zaia. “Questo provvedimento – aggiunge – non è un oltraggio alla Costituzione repubblicana o a una parte dei cittadini italiani. Oggi le immagini che ci restituiscono il nostro Paese sono quelle di un’Italia spaccata in due. E questo è figlio del centralismo che ci ha accompagnato per 76 anni”.
Rispetto alla richiesta di una moratoria arrivata da FI e dalla Calabria osserva: “Chi è contro l’autonomia differenziata è contro la nostra Carta. E chi non vuole cambiare è perché vuol restare in questa situazione. Un contesto nel quale chi nasce in un certo luogo sa già il futuro che lo aspetta. Noi siamo per un’equa divisione del benessere, non del malessere. L’autonomia è un processo di decentramento e non un assalto alla diligenza. La storia dirà chi avrà avuto ragione. Se non si farà adesso saremo costretti dalle necessità”. “Secondo me su questo il governo non cade proprio. Si tratta di un progetto fatto alla luce del sole da sempre nel programma. Il referendum invece va rispettato perché è un istituto democratico. Dopodiché il vero spacca Italia sarà proprio il referendum. Perché su questo tema si dividerà ancora di più il Paese. La sinistra che raccoglie firme avrà enormi difficoltà a spiegare ai suoi elettori e cittadini del Veneto e di tutta quella maggioranza dei territori italiani che vogliono l’autonomia perché il loro partito è contrario”. Sulle voci di una sua candidatura a sindaco di Venezia, Zaia spiega: “Da anni mi candidano a tutto. Resterò qui, a meno che non ci siano novità sul terzo mandato, per almeno una quindicina di mesi. Venezia ha un sindaco in carica e mi pare tutto molto prematuro”.