di Stefania Piazzo – Stessa spiaggia, stesso mare. Siamo in piena campagna elettorale, e Matteo Salvini in un’intervista a Focus, su Rete Veneta, parla di autonomia. Qui lo può e lo deve fare. Il Veneto l’aspetta da decenni e dopo il nulla di fatto del referendum dell’ottobre 2017, ogni giorno che passa sa di beffardo e cinico rinvio per non perdere l’onda nazionale di consenso. Ma siamo in Veneto e il leader della Salvini Premier afferma: “Il voto alle regionali sarà un’ulteriore richiesta di autonomia. Personalmente ho chiesto agli altri segretari dei partiti del centrodestra la firma all’impegno che quando torneremo al governo, perché ci torneremo al governo, l’autonomia sia realizzata in un quarto d’ora. Mi piacerebbe da presidente del Consiglio incontrare il governatore Zaia e chiudere la partita in un quarto d’ora”.
Lo stesso quarto d’ora di tre anni fa. Siamo al 7 di dicembre 2017 e Salvini promette che basteranno 15 minuti a lui, l’allora governatore Maroni e Zaia, che chiuderla lì la faccenda dell’autonomia.
«Chiediamo al governo ciò che 6,5 milioni di elettori in Lombardia e Veneto ci hanno chiesto di chiedere, ovvero 23 competenze che riguardano la scuola, la giustizia, il lavoro. Difficilmente il governo Gentiloni riuscirà a chiudere questa trattativa, altrimenti la trattativa con Maroni e Zaia la chiuderemo noi con il governo Salvini in un quarto d’ora». Lo ha detto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, conversando con i cronisti a Bolzano Fonte: Ansa 17:08
Stessa spiaggia, deserta, stesso mare, calma piatta.
Per un rapido ripasso:
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