App Immuni, Zaia la vuole rendere obbligatoria in Veneto: bufera sui Social

20 Aprile 2020
Lettura 1 min

di Riccardo RocchessoLuca Zaia, l’amatissimo governatore del Veneto, comincia a vacillare nei consensi del suo popolo?

Oggi, il “Doge”, durante la sua conferenza giornaliera ha comunicato la sua volontà nel rendere obbligatoria l’app Immuni, per controllare gli spostamenti dei Veneti e fare quindi da capofila in Italia per la sua introduzione sul tutto il territorio.

Queste le sue parole:
“Dovrà utilizzarla il 60 per cento delle persone.. “e in quanto dispositivo volto a garantire la salute pubblica per quanto mi riguarda sarà obbligatoria
“Se noi passeggiamo per strada un vigile può controllare che abbia guanti e mascherine e poi chiedere di vedere il telefono, per verificare che la app sia accesa”.

L’app, riservata ai residenti in Veneto, gratuita, servirà per tracciare tutti gli spostamenti delle persone e per controllare i contatti ed evidenziare anche eventuali aggregazioni.

Tramite un sistema di codici registrerà gli incontri di due utenti di una durata maggiore di 15 minuti e con una distanza inferiore ai due metri.
Per registrarsi servirà inserire mail personale e codice fiscale.
Il modello, come ha voluto specificare il Governatore, è quello coreano, (Paese famoso in tutto il mondo per la sua democrazia, ndr)
Se una persona risultasse positiva, tramite l’analisi della app sarà possibile tradurre i codici criptati in nomi e cognomi, per mappare i contatti e sottoporli a tampone.

E qui iniziano i problemi per il governatore.
Si è alzato un coro di commenti negativi sia sulla sua pagina che su Facebook in generale, in quanto secondo molti è una disposizione Orwelliana, da 1984 e anti democratica, molte le perplessità sul Codice Fiscale da inserire, alcuni scrivono addirittura: a questo punto mettici la cavigliera elettronica come per i detenuti!

Altro fatto particolare, in Veneto, c’è una vasta percentuale di popolazione di anziani, che non sanno neanche cosa sia uno smartphone ed essendo la categoria più a rischio, non darebbe alcuna protezione.

Dopo le mascherine, molto criticate da un farmacista omeopata su YouTube, ecco l’ennesima iniziativa del Governatore, che inizia però a perdere fan.

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