Addio all’illuminato Riello

13 Settembre 2022
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Colto da un infarto sul posto di lavoro, e’ morto oggi Andrea Riello, figlio di Pilade, e prosecutore della grande tradizione industriale di questa famiglia veneta. Amministratore delegato di Riello Sistemi, era stato presidente di Confindustria del Veneto dal 2005 al 2009. Carattere deciso, da presidente degli industriali veneti si era battuto per uno snellimento in quello che lui chiamava ‘ministero Confindustria’ e non aveva mancato di esprimere posizioni polemiche talvolta verso i ministri veneti, ad esclusione di Luca Zaia, quando questi guido’ il dicastero dell’Agricoltura, con premier Berlusconi, tra il 2008 e i 2010. Uomo di grande standing non solo a Nordest, il suo nome era uscito nel 2008 anche come possibile candidato alla presidenza del Veneto.

Opportunita’ che lo stesso Riello aveva poi declinato. Provocatorio, ma sempre rispettoso dei ruoli, in piena crisi economica nel 2008 aveva fatto rumore la proposta con cui chiedeva ai dipendenti pubblici di “rinunciare ad una piccola percentuale delle loro retribuzioni destinandola a un prestito temporaneo per rimpinguare il ‘fondo di solidarieta’”, e che sarebbe stato restituito. Il ritratto dell’imprenditore Andrea Riello, e’ quello dell’uomo che negli anni aveva preso la testa di un’azienda che ha creato sviluppo in quel quadrilatero della bassa veronese racchiuso tra Minerbe, Legnago e Bevilacqua, nel distretto termomeccanico. Un patrimonio industriale costruito rilevando nel corso degli anni dai fratelli le quote della societa’, fino ad acquisirne la maggioranza (70%).

Secondo il modello di family business, ha sviluppato l’azienda dai 10 milioni di euro di fatturato (fine anni 80) ai 120 milioni di euro di oggi. Nato a Paderno del Grappa nel luglio del 1962, era figlio del cavalier Pilade Riello, un simbolo dell’industria italiana, a lungo a capo del gruppo Rbl di Legnago nel veronese. Laureatosi a 23 anni in Economia aziendale all’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia, nel 1986 si era trasferito a Bruxelles e poi a Londra, dove ha frequentato il Polytechnic of Central London per un corso in Scienze Finanziarie.

Ceo e direttore generale dal 1991, nel 2001 e’ presidente di Gruppo Riello Sistemi, inizia il percorso in Confindustria, nel 2000 e’ presidente di Confidi Verona, da giugno 2002 e’ membro del Consiglio Direttivo di Confindustria, prima con la presidenza D’Amato, per tutto il periodo della presidenza Montezemolo e dal 2008 con la presidenza Marcegaglia. Numerosi altri incarichi fino alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009. Nello stesso periodo e’ stato anche presidente della Fondazione Campiello. Per4 anni ha fatto parte anche del Cda di Save. Grande il cordoglio tributatogli dal mondo politico ed industriale.

“Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa improvvisa di Andrea Riello. Sono vicino ai suoi cari. Un grande dispiacere” ha scritto su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. Cosi’ anche Luca Zaia si e’ detto “colpito e addolorato profondamente” dalla scomparsa di Riello, “un uomo e un imprenditore di grande valore e visione”. “Se ne va un amico caro, profondamente legato al suo territorio” hanno commentato Emma e Antonio Marcegaglia. “Ci sono notizie che non avresti mai voluto sentire. Con Andrea mi legava un sentimento di stima e di amicizia, e il fatto che sia venuto a mancare cosi’ all’improvviso, mi lascia totalmente sgomento e pieno di dolore” ha detto il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro. 

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