La ‘Ndrangheta controlla la Val d’Aosta. Quando lo dicevano gli autonomisti era razzismo

18 Luglio 2020
Lettura 1 min

di Roberto Gremmo – La ‘Ndrangheta conquista la Valle D’Aosta. Lo denunciavano solitari gli autonomisti trent’anni fa prendendosi del razzista. E invece avevano ragione. Lo conferma in questi giorni la clamorosa sentenza del Giudice delle Udienze Preliminari Alessandra Danieli che ha condannato con rito abbreviato a pene tra i cinque anni e quattro mesi ed i 12 anni e otto mesi alcuni individui per associazione a delinquere di stampo mafioso.   

Una lunga e complessa inchiesta dei carabinieri e della Direzione Nazionale Antimafia si è infatti conclusa appurando la responsabilità penale di Marco Fabrizio e Roberto Alex di Donato, Francesco Mammoliti e Bruno Nirta.   

La presenza delle ‘ndrine in Valle era già emersa quando il Comune di Saint Pierre era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ma la nuova sentenza dimostra quanto sia attiva e vasta l’attività della criminalità giunta sotto il Monte Bianco dall’Aspromonte, attirata dai molti vantaggi possibili in una zona di confine.Una classe politica valdostana senza spina dorsale non è stata in grado di fermarla.

Photo by Mat Reding

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Zuckerberg attacca Trump: “Covid gestito male negli USA”

Prossimo Servizio

VIDEO / Tentativo di manifestazione oggi contro il Governo a Roma. Bloccato il GRA per qualche minuto

Ultime notizie su Val d'Aosta

TornaSu