Lilì Kangy, il fascino del Café Chantant

15 Agosto 2020
Lettura 1 min

di Marcus Dardi – Lilì Kangy è una celebre canzone napoletana scritta nel 1905 da Giovanni Capurro e da Salvatore Gambardella.

Questa canzone si ispirava alla moda di cambiare il nome delle sciantose napoletane con nomi più seducenti di origine francese. Kangy infatti è la storpiatura del nome Concetta.

Tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 Napoli visse la sua “belle epoque” e fu un periodo molto fertile per musicisti e autori.

Questa canzone si può definire una macchietta.

Le macchiette erano delle brevi ed ironiche esibizioni e il nome macchia derivava dalla varietà dei colori tipiche del trucco degli artisti.

Ma vogliamo dirne di più?

Questa canzone non è solo una macchietta divertente, è molto di più. E’ testimone storico di un epoca ben precisa della Storia Musicale, quella del café chantant.

Il Café Chantant, in italiano caffe-concerto, è nato a Parigi nel 1791 con il Café d’Apollon, dove insieme alle consumazioni al tavolo si offrivano spettacoli di intrattenimento come, canzoni, giochi di prestigio, barzellette e altre forme d’arte.

Il boom del café-chantant avvenne intorno al 1864 e durò fino al 1914. Oggi, grazie alla TV, è quasi sparito, è rarissimo.

In Italia il primo caffè concerto fu aperto a Napoli nel 1890 in Galleria Umberto I e si chiamava “Salone Margherita”.

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