Che bella l’operetta… La Principessa della Ciarda

29 Maggio 2020
Lettura 1 min

di Marcus Dardi – L’operetta da cui è tratta questa canzone è “Die Csárdásfürstin” ovvero La Principessa della Ciarda musicata da Emmerich Kalman del 1915. La prima fu a Vienna.

Questa operetta in tre atti racconta la storia di Silva Varescu, una cantante di varietà chiamata La Principessa della Ciarda. Il principe Edvino è innamorato di lei e si impegna con un notaio a sposarla. La sua famigli però si oppone poiché non ammette che una canzonettista sposi un principe. Alla fine però si scopre che la madre di Edvino era anch’essa una cantante famosa e quindi decade il motivo dello scandalo e così Edvino e Silvia coronano il loro sogno d’amore.

La ciarda, in originale si chiama csardas, è un genere musicale ed una danza popolare di origini ungheresi. In ungherese la parola csardas significa osteria.

Composizioni famose di musica classica in stile di csardas sono state composte da: Franz Liszt nelle sue composizioni pianistiche, da Johannes Brahms nelle danze ungheresi, da Cajkovskij nel terzo atto del lago dei cigni, da Vittorio Monti nella sua splendida Csarda ungherese e da Johan Strauss nell’operetta “Il Pipistrello”.

L’operetta nacque, a metà del 1800 dalla richiesta dell’affermata borghesia francese e austriaca di avere degli spettacoli più corti e divertenti: operetta vuol significare appunto = opera più corta.

Video – Donne Mie – https://www.youtube.com/watch?v=73L_EjmVCiY

TESTO

Donne mie di sposin grassi e fin ce ne son a milion d’ogni pel d’ogni età!

E cia-scun biondo o brun per sé sol un tesor di moglietta vuol!

Impalmar puoi gentil gattina, a sposar dolce topolin;

ma se mai t’abbia invaso un dragon la casa teco l’inferno avrai

E’ questo amore l’amore sciocco,

che fa un allocco d’ogni libero cervel!

Ti sposi un giorno, poi guardi intorno

e trovi allor la donna altrui

più bella ognor.

Miei signor donne inver di piacer ce ne son a milion belle affè come me

E tra lor ogni cuor è destin che alla fin cerchi un maritin!

L’una qua sposa un mite agnello, l’altra là pesca un capiton!

Bene o mal ne conviene prender quel che viene: tutto per noi è ugual!

E’ questo amore l’amore sciocco,

che fa un allocco d’ogni libero cervel!

Ti sposi un giorno, poi guardi intorno

e trovi allor la donna altrui

più bella ognor.

Ti sposi un giorno, poi guardi intorno

e trovi allor la donna altrui

più bella ognor.

Ti sposi un giorno, poi guardi intorno

e trovi allor la donna altrui

più bella ognor.

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