di Marcus Dardi – Evviva la Romagna, evviva il Sangiovese, cantava l’orchestra spettacolo di Secondo Casadei prima, poi quella di suo nipote Raul nel 1974.
La Romagna la conosciamo tutti e per il Sangiovese vale la pena di dare qualche informazione in più.
Il sangiovese, insieme alla Barbera, è uno dei vitigni italiani più diffusi e le sue aree coltivate rappresentano l’11% della superficie viticola italiana.
Viene coltivato dalla Romagna alla Campania ed il vitigno più coltivato in Toscana.
Rientra negli uvaggi (tagli) di centinaia di vini e tra i più famosi si ricordano: Carmignano, Rosso Piceno Superiore, Chianti e Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Montefalco rosso, Sangiovese di Romagna, Morellino di Scansano e molti altri.
Se avete letto bene avrete notato che anche il rinomato “Chianti”, in pratica, è un Sangiovese.
Il Sangiovese è un vitigno che presenta una produttività regolare.
Il Brunello di Montalcino viene prodotto con vitigno di Sangiovese prodotto in purezza. Il Brunello di Montalcino è diventato una star dopo che il vino fu offerto alla Regina Elisabetta, in un pranzo all’ambasciata italiana a Londra dal presidente Saragat durante una visita ufficiale.
Romagna Mia, in salsa lirica
Photo by Sven Johanson