I dati sui contagi e i malati lo sembrano confermare. Esiste uno ‘scudo’ anti-Covid su misura per i più piccoli. A ‘fotografarlo’ è il primo studio che confronta le risposte immunitarie di adulti e bambini malati: l’indagine ha rilevato delle differenze chiave, che possono contribuire a spiegare perché i bambini di solito hanno una malattia più lieve rispetto agli adulti. I risultati hanno anche importanti implicazioni per vaccini e farmaci in fase di sviluppo per frenare la malattia pandemia. Il lavoro, di cui dà notizia Adnkronos Salute, è stato pubblicato su ‘Science Translational Medicine’ dai medici dell’Albert Einstein College of Medicine, dell’ospedale pediatrico di Montefiore e della Yale University (Usa).
Lo studio ha coinvolto 60 pazienti adulti e 65 pediatrici con Covid-19, ricoverati tra il 13 marzo e il 17 maggio scorso; 20 dei pazienti pediatrici manifestavano la nuova sindrome infiammatoria multisistemica (Mic-C). Il sangue dei pazienti è stato testato ‘a caccia’ della presenza di diversi tipi di cellule immunitarie, risposte anticorpali e proteine infiammatorie (citochine), prodotte dalle cellule immunitarie. Ebbene, i bambini con Covid-19 hanno avuto un decorso significativamente migliore degli adulti. Ventidue adulti (37%) hanno richiesto la ventilazione meccanica rispetto a solo 5 (8%) pazienti pediatrici. Inoltre, 17 adulti (28%) sono morti in ospedale rispetto a due (3%) pazienti pediatrici. Non si sono verificati decessi tra i pazienti pediatrici con Mis-C.
“I nostri risultati suggeriscono che i bambini con Covid-19 reagiscono meglio degli adulti perché la loro immunità innata è più forte e li protegge contro Sars-CoV-2, che causa la malattia”, spiega Betsy Herold, dell’Albert Einstein College of Medicine Einstein, coautrice senior dello studio insieme a Kevan C. Herold della Yale School of Medicine.