Un team di riecrcatori britannici dell’Università di Edimburgo ha identificato cinque mutazioni genetiche associate ad un andamento particolarmente grave dell’infezione da coronavirus: è quanto risulta da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature. Il vantaggio della scoperta è quello di mettere in luce quali specifici medicinali siano più indicati nei singoli casi, favorendo quindi l’efficacia del trattamento terapeutico.
In particolare, i ricercatori hannno individuare due processi molecolari – dell’immunità antivirale e dell’infiammazione polmonare – associati con delle mutazioni in cinque geni (IFNAR2, TYK2, OAS1, DPP9 e CCR2). La ricerca non ha come obbiettivo quello di predire quali pazienti potranno sviluppare sintomi particolarmente gravi, ma si concentra sull’individuazione di “indizi biologici che possano portare a dei trattamenti efficaci”.