“Mantenere ancora l’obbligo di mascherina al chiuso, dopo il primo maggio, in contesti a rischio come mezzi di trasporto, cinema e uffici. Siamo in una situazione epidemiologica di plateau, ma di presenza ancora diffusa del virus, quindi si dovrà prevedere una riduzione graduale di questa misura, che ha avuto la sua efficacia”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, in vista della fine dell’obbligo dal primo maggio e della decisione del Governo sulle mascherine al chiuso, che si dovrebbero continuare a tenere su bus, treni e aerei, cinema e uffici. “Non si può passare dall’obbligo a nulla – rimarca Pregliasco – è necessaria una fase di transizione verso un utilizzo della mascherina in termini opzionali, in particolare penso alle persone fragili o a coloro che assistono persone fragili, in estate”. Il virologo concorda, dunque, su “una riduzione progressiva dell’obbligo al chiuso, necessaria in termini di prudenza alla luce di un’alta circolazione del virus che determina morti giornalieri a 3 cifre. Allargamento delle maglie sì, ma progressivo”.