La scienza colpisce ancora. Uno studio ha identificato i “Superdiffusori” del Covid

1 Ottobre 2020
Lettura 1 min

di Riccardo Rocchesso – Sono arrivati i “Superdiffusori” in città. Già.
Un nuovo termine si aggiunge alla lista delle novità tra le parole coniate ai tempi del Covid. Secondo uno studio del Center of Disease Dynamics di Nova Delhi, infatti, l’ 8% degli infetti sarebbe responsabile del 60% dei contagi totali. Ed indovinate un pò chi sono?

Sarebbero persone tra i 20 e 45 anni, tanto per cambiare.

Nulla di nuovo, alla fine, nello studio pubblicato su Science, che è stato basato sul contact tracing di oltre 600mila persone in India.
I ricercatori del Center for Disease Dynamics, Economics and Policy di New Delhi hanno analizzato i dati di contatto di oltre tre milioni di persone, studiando le caratteristiche di oltre 575mila persone che erano state contatti di circa 85mila casi. Lo studio ha confermato la presenza di ‘super diffusori’ del virus,

Ma dove infettano maggiormente questi “Superdiffusori”?
In casa ovviamente. “Il rischio di trasmissione tra un caso indice e un contatto stretto va dal 2,6% in una comunita’ al 9% in casa e non varia molto con l’età dei casi indice”, rivela lo studio.

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